Microsoft si cambia: benvenuto .NET Core 1.0

I recenti rilasci di Windows 10 e Visual Studio 2015 hanno introdotto moltissime novità e miglioramenti sulle piattaforme di sviluppo Microsoft. Si pensi alla Universal Windows Platform (UWP), al nuovo browser EDGE, ad una console dei comandi migliorata, ad un package managment tool (OneGet) integrato nella powershell, a Windows 10 IoT per Rasperry Pi e Arduino, e molto molto altro ancora.
Ma con tutte queste novità, a chi non è venuto qualche dubbio? Una delle cose che hanno creato non poche perplessità riguardava le differenze tra il .NET Framework 4.6 e il .NET Framework 5. Molti inizialmente hanno creduto che la versione 5 fosse la release successiva alla 4.6 e che quindi quest’ultima diventasse obsoleta.
In verità, come spiega molto bene Scott Hanselman nel suo blog, la versione 5 non rappresenta una versione successiva di .NET ma una vera e propria build indipendente supportata da librerie e moduli spesso diversi rispetto a quelli della versione 4.6.
Nel 2014 Microsoft annunciò l’intenzione di rendere il framework .NET “open source and cross platform” con il rilascio di Visual Studio 2015. Per realizzare questo intento sono state riviste e a volte risviluppate ex-novo parte delle librerie .NET.
La scelta del nome del nuovo framework però non è stata azzeccatissima, creando non poca confusione tra gli sviluppatori. Per questo motivo Microsoft ha deciso di rinominare la “piattaforma” 5 (o 2015), e tutti i progetti che vi si poggiano sopra, in Core 1.0. Questo cambiamento dovrebbe evidenziare un nuovo ciclo di sviluppo incentrato su principi open source e cross platform. Non si tratta quindi della continuazione di un “brand” già affermato, supportato, stabile e in pieno sviluppo.
Il .NET Framework 5 viene quindi rinominato in .NET Core 1.0 e tra i progetti più seguiti ASP.NET 5 prende il nome di ASP.NET Core 1.0, Entity Framework 7 diventa Entity Framework Core 1.0, ASP.NET Identity 3 cambia in ASP.NET Identity Core 1.0.
Questa immagine può aiutare a inquadrare le nuove “naming conventions” e a fugare ogni dubbio.